L'attenzione è puntata su giovedì, quando il Ministro Azzolina illustrerà le linee guida condivise con Comitato tecnico scientifico, Regioni ed Enti locali. Domani, invece, il confronto con i sindacati. Quello che è certo, almeno nelle intenzioni, è che la scuola ripartirà in modo omogeneo su tutto il territorio. Fondamentale sarà il distanziamento sociale. Secondo le prime anticipazioni, ci saranno un metro tra i banchi e due metri dalla cattedra. Gli spazi di entrata e uscita verranno scaglionati, mentre le classi divise in gruppi per l'utilizzo di palestre e aule di laboratorio. Anche in gruppi si andrà in mensa. Le mascherine saranno obbligatorie dai 6 anni in su, mentre tutto il personale scolastico sarà sottoposto a uno screening sanitario per scongiurare il pericolo contagi. Flessibilità e autonomia, in primis organizzativa, saranno le parole chiave dell'anno che verrà con la ricerca di nuovi spazi sul territorio e nuove offerte formative. Insomma, si tornerà tutti in classe, ma a decidere come saranno i presidi, gli stessi che ora lanciano l'allarme, sottolineando come in almeno il 40% delle aule scolastiche sarà praticamente impossibile mantenere un distanziamento di un metro tra i banchi. Discorso a parte le scuole dell'infanzia. I bambini resteranno sempre con lo stesso gruppo e non potranno portare giocatori da casa, non porteranno le mascherine, mentre gli educatori indosseranno protezioni che li rendano comunque riconoscibili. In tutto questo, oltre al ritorno dell'educazione civica, che avrà uno specifico voto in pagella, c'è ovviamente anche la data per l'avvio del nuovo anno scolastico, il 14 settembre, data sulla quale non tutti sono d'accordo però, anche all'interno della stessa maggioranza di Governo e non solo per l'election day. “Le scuole, tutte le scuole, devono riaprire l'1settembre, non solo per i recuperi perché quest'anno tutti gli alunni hanno bisogno di recuperare. Non vogliamo che questa resta semplicemente un'affermazione di principio e per questo con altri 20 colleghi di maggioranza abbiamo presentato una risoluzione n Parlamento su come riaprire le scuole l'1 settembre, con le azioni necessarie a farlo in sicurezza per tutti.” E intanto il mondo della scuola torna a mobilitarsi. Il 25 giugno associazioni e comitati di genitori di nuovo in piazza al grido di “Apriti scuola!”.