Djokovic è tornato a essere in stato di fermo, in detenzione presso il Park Hotel di Carlton qui a Melbourne, il luogo dove era già stato detenuto nella precedente occasione prima di essere rilasciato lunedì scorso. Tutto questo in seguito all'interrogatorio che ha avuto questa mattina alle 8:30, ora locale, con gli ufficiali della polizia di frontiera e con quanto poi è emerso nelle ore successive ovvero la pubblicazione sia delle istanze difensive dell'ufficio legale del tennista che quelle dei legali e dei consulenti legali del Governo federale australiano. Posizioni quelle della difesa di Djokovic che in qualche modo contestano la decisione del Ministro Hawke basata su delle indicazioni di tutela dell'interesse pubblico nazionale federale che verrebbe appunto minato dalla presenza di Djokovic ovvero in particolare per quanto riguarda le sue posizioni dichiaratamente No vax. Posizioni dichiaratamente No vax contestate appunto dai legali del tennista che dicono che appunto è irragionevole quanto dichiarato dal Ministro perché basato su dichiarazioni appunto del tennista risalenti a 2 anni fa ancor prima che le campagne vaccinali partissero in tutto il mondo. Domani mattina 9:30 si riunisce il tribunale federale questa volta in composizione collegiale non più monocratica, una composizione collegiale che è stata in qualche modo voluta dalla difesa del tennista perché, lo ricordiamo, l'eventuale decisione che sia favorevole o contraria rispetto alla possibilità per Djokovic di restare in Australia non sarà più appellabile.