Barista ucciso a Budrio, continua la caccia a killer

09 apr 2017
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Armi in pugno e giubbotto antiproiettile: una imponente caccia all’uomo è in atto nelle campagne del bolognese e del ferrarese. Si cerca un lupo solitario, che non ha esitato a sparare contro due divise durante un controllo antibracconaggio, poco prima delle 19 di sabato, nei pressi di un capanno a Portomaggiore, in provincia di Ferrara. Valerio Verri, 63 anni, guardi ambientale volontaria, è morto. La guardia provinciale con cui era di pattuglia è rimasta ferita. Al volante di un Fiorino rubato, l’assassino è stato intercettato dai carabinieri, qualche chilometro più in là, nel bolognese, sulla strada che da Marmorta conduce a Molinella. Ma è riuscito a sfuggire alla cattura, infilandosi a piedi in una boscaglia. È molto probabile che si tratti dello stesso killer che il primo aprile ha freddato Davide Fabbri, il barista di Budrio, durante un tentativo di rapina. I sospetti portano a  Igor Vlacavic, quarantenne, ricercato nel ferrarese, per rapine violente. Ma gli inquirenti restano cauti, in attesa di riscontri scientifici. Dottore, c’è collegamento tra l’omicidio di Budrio e quello accaduto ieri vicino a Portomaggiore? “Presumibilmente sì, ma non ne abbiamo ancora la certezza. La certezza l’avremo appena prenderemo questa persona. A quel punto, abbiamo il profilo dell’omicida di Budrio, e questo ci consentirà di fare nuove repertazioni e un nuovo confronto di profili. Se compatibile, abbiamo l’omicida di Budrio. L’arma è un’arma da fuoco corta, ma la certezza l’avremo con una perizia balistica. Il fascicolo è a carico di ignoti proprio per questo, perché abbiamo dei sospetti e non delle certezze. Però lo cerchiamo, probabilmente lo troveranno”. È nell’area dell’oasi di Marmorata e delle valli di Campotto, bolognese e ferrarese, zone paludose dove è facile mimetizzarsi e difficile addentrarsi, che le forze dell’ordine lo stanno braccando. Giorno e notte: le ricerche vanno avanti senza sosta. La caserma dei carabinieri di Molinella è il centro di coordinamento delle operazioni: “Il Comando generale, già nell’immediatezza dei fatti, ha disposto l’impiego in simultanea del primo reggimento paracadutisti Tuscania e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria da Vibo Valentia di 24 unità del gruppo intervento speciale, che opereranno sia da terra che dall’aria, con tiratori scelti. È una squadra di intervento per eventuali situazioni risolutive. Ma sono attualmente in atto anche servizi di controllo del territorio tra la provincia di Bologna e Ferrara, con un impiego di circa 150 carabinieri per turno di servizio”. Un uomo in fuga, estremamente pericoloso, che tiene in apprensione gli abitanti della zona, soprattutto coloro che vivono in abitazioni isolate: “Non è che si barricano in casa, però…Noi normalmente facciamo una passeggiata. Oggi pomeriggio non andiamo”.

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