È l'inizio di una nuova avventura. Il BioTecnopolo di Siena sarà un centro nazionale anti pandemico. Nasce grazie ai soldi, tanti, del PNRR: 340 milioni fino al 2026. Con la collaborazione di Tony Fauci, nel Consiglio anche il premio Nobel Parisi, il professor Rappuoli, padre italiano dei vaccini, sarà il direttore scientifico. "Questo nuovo hub anti pandemico avrà due ruoli. Uno quello di lavorare e trovare soluzioni tecniche. Quindi noi faremo anticorpi monoclonali, faremo vaccini e avremo anche un ruolo di coordinarci con il Ministero della Salute perché il nostro paese, ma anche il mondo, sia meglio preparato alle pandemie del futuro. Penso che a gennaio saremo già operativi con alcune belle cose. Vogliamo attirare qui i migliori del mondo nei vari settori, circa un 180-200 scienziati più tutte le funzioni di supporto". Le pandemie non si possono prevedere ma ce n'è una silenziosa che procede piano piano e che ha fatto già 5 milioni di morti. È l'antibiotico-resistenza e su questa il nuovo centro vuole dare un contributo importante. E poi c'è sempre lui. "Il Covid è ancora una minaccia per l'umanità", "Il Covid è ancora una malattia molto seria con tante cose che non capiamo ancora, tipo non capiamo quello che chiamiamo long-Covid. Non mi aspetto che ci siano delle varianti che possono causare la mortalità che avevamo all'inizio della pandemia ma varianti che causano altre ondate di infezione in quasi tutta la popolazione sono possibili. Io la definisco un po' una corsa questa qui tra noi e il virus. Vedremo chi vince alla fine". "Qual è il suo sogno legato al BioTecnopolo?", "È un'opportunità incredibile perché per la prima volta abbiamo la leadership in Europa di questo e io la voglio prendere tutta. Voglio che facciamo una cosa eccezionale. Scientificamente di impatto per il nostro paese. Che prendiamo una leadership in Europa. Che prendiamo una leadership nel mondo. E che da questo posto riusciamo a dire la nostra per la salute mondiale nel futuro".