Bolgheri, le ricette del successo

22 apr 2024
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Non è solo per i cipressi ancora oggi “alti e schietti” come apparivano a Carducci. Bolgheri è diventata un marchio vincente, connubio di barrique e aria di mare grazie ad una scelta politica di molti anni fa. "Tutto nasce dalla legge Fanfani degli anni 50 con la quale furono aboliti i latifondi. Allora i grandi proprietari terrieri che qui erano i marchesi Incisa della Rocchetta e i Gherardesca iniziarono a vendere delle porzioni di terreno ad agricoltori provenienti per la maggior parte delle Marche. Ecco questi piccoli agricoltori oggi sono quelli che hanno costruito tutti un'azienda vitivinicola e producono vini di alta qualità, sulle orme, chiaramente, del Sassicaia, dell'Ornellaia dei brand più blasonati". Rivendica il ruolo di sostegno alla crescita la banca del territorio perché il ciclo di produzione di una vigna comincia a dare i suoi frutti economici dopo almeno tre anni. Fa parte di questa storia anche la famiglia Di Vaira. "A differenza della maggior parte delle DOC in Toscana siamo famosi per la produzione di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot quindi vitigni internazionali che fortunatamente noi hanno ritrovato la patria qui a Bolgheri". Non è soltanto la scelta dei vitigni ad aver fatto la differenza. Un vino così speciale nasce dalla capacità di trasferire nelle bottiglie quello che è intrinseco in un territorio. "Bolgheri è caratterizzata dall'essere vicina al mare, in una zona pedemontana, quindi di inizio collina e si ha la freschezza delle brezze marine e si ha questa grande lucentezza data dalla caratteristica principale della zona che è quella di avere grande ventosità e la luce del sole arriva diretta e irradia tutta la zona". Ecco perché i vini qui sono caratterizzati da potenza, complessità e supportati da una freschezza, figlia della brezza marina. Il territorio è diventato famoso nel mondo anche per la cultura gastronomica che è capace di esprimere e che fa parte del vissuto delle famiglie. "In casa si fa la festa del maiale si fa i prosciutti, le spalle, le salsicce, i fegatelli. Come una volta. Come faceva il mio babbo, come faceva mio nonno e come faceva il mio bisnonno".

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