Bulgari amplia il nuovo stabilimento di Valenza

01 mar 2023
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Il bello è nel patrimonio genetico dell'Italia, la sua arte, la sua architettura sono lì a testimoniarlo, la sua ricerca costante si trasforma in una sorta di ossessione che ha come unico obiettivo quello di raggiungere la perfezione. È l'Italia vista da Jean-Christophe Babin, amministratore delegato di Bulgari da circa un decennio, francese di nascita ma italiano d'adozione, che proietta lo sguardo ai prossimi mesi, sottolineando come il 2022 sia stato un anno record per l'azienda. "La crisi tanto temuta sembra essere meno pesante di quanto gli esperti avevano paura, mi riferisco ai problemi scaturiti dal conflitto in Ucraina e questo ci rende più ottimisti, diciamo rispetto a magari 4 o 5 mesi fa con il peggio dell'inflazione e delle prospettive un po' nere sul 2023 e quindi è cominciato bene". Un contesto favorevole, propedeutico a scelte importanti, come quella presa qualche mese fa di ampliare il polo orafo piemontese di Valenza. 17500 metri quadrati in più a cui si aggiunge un dato di enorme rilievo: l'assunzione di 650 nuovi dipendenti entro il 2028. Un'operazione che nel giro di breve consentirà alla casa di moda di raddoppiare l'attuale capacità produttiva che passerà alla superficie complessiva di 32000 metri quadrati, candidandosi a diventare la più grande manifattura di gioielli al mondo. "Credo che l'italia sia uno dei pochi paesi dove c'è l'ossessione del bello e l'ossessione proprio dell'eccellenza di creare il bello con le mani intelligenti. E questo spiega come mai la Bulgari ha sempre prodotto 100% in Italia, tranne gli orologi di lusso che ovviamente dobbiamo produrre in Svizzera, però tutto il resto, dal gioiello al profumo, alla seta, piuttosto che agli occhiali o alle borse, vengono sempre prodotti in Italia, perché c'è questa eccellenza ed ecco perché tante aziende di lusso da altri paesi, i nostri cugini del Nord delle Alpi, vengono anche in Italia, perché loro stessi riconoscono che in Italia dal design al bello ben fatto, è il paese oggi più qualificato del mondo per produrre bellezza di grande qualità". Valorizzare l'artigianato tradizionale italiano, proiettandolo nel futuro, è l'obiettivo della Maison, confermato anche dall'apertura della scuola Bulgari che rappresenterà il primo centro di formazione professionale rivolto a studenti esterni, un'opportunità insomma, per offrire un percorso di valore alle nuove generazioni di gioiellieri.

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