Siamo nel cuore pulsante del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Roma. "Si, pronto. In Via Salaria al km 32? Perfetto, guardi ce l'abbiamo. Stiamo per inviare la squadra". È da qui che vengono inviate le squadre ordinarie, che sono 26 a cui si vanno ad aggiungere i distaccamenti dei nuclei speciali. Sulla mappa di Roma in questo momento si sono 20 interventi in corso. Dall'inizio dell'anno sono andati in fiamme circa 3000 ettari ovvero il 50% in più dello scorso anno. Per ricordare un'estate peggiore di questa bisogna tornare indietro di 5 anni, al 2017. "Questo fa capire come la stagione sia assolutamente intensa e vogliamo dire anche complicata per le tipologie di intervento che stanno avvenendo. Per quanto riguarda i numeri in questo momento il numero degli incendi, degli interventi delle squadre che intervengono è di oltre 6 mila, 6 mila interventi per incendio e se lo confrontiamo praticamente con l'anno scorso abbiamo un incremento di circa il 30% rispetto allo scorso anno". Malagrotta a giugno, gli Studios di Cinecittà luglio e ancora vicino agli autodemolitori sulla Palmiro Togliatti, la pineta di Coccia di Morto a Fiumicino. Ettari ed ettari di vegetazione e boschi andati in fiamme che ora diventano anche in città fino ad aggredire le case. Perché con le alte temperature e i venti pomeridiani, il famoso ponentino, le fiamme corrono più veloci in ambienti altamente antropizzati gli incendi divampano prima. Le fiamme hanno divorato le colline tra via Cassia e via Trionfale, siamo oltre il Raccordo Anulare. Ci sono volute più di 48 ore per i Vigili del fuoco per spegnere tutti i focolai. Due palazzi sono stati evacuati. Fortunatamente nessun ferito ne intossicati. Il pericolo, anche questa volta, è stato scampato ma la cura delle aree verdi e la prevenzione in questo momento devono essere prioritarie. Chi ci ha rimesso è stata la riserva naturale dell'Insugherata, già messa a dura prova negli ultimi mesi dall'invasione dei cinghiali.