Calo delle nascite in Italia, il nostro Paese invecchia

06 mar 2017
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Gli italiani fanno pochi figli. Nel corso del 2016 un record in negativo: 474.000 nuovi nati rispetto all’anno precedente già nero da questo punto di vista, quando si erano registrate 486.000 nascite. Per fortuna, però, sono calati anche i morti: 608.000 contro i 648.000 del 2015. È un dato in linea con la tendenza all’aumento dell’invecchiamento della popolazione. Il numero medio di figli per donna, in calo per il sesto anno consecutivo, si assesta a 1,34, ma è anche l’età delle madri ad essere attenzionata. Rispetto all’anno precedente, spiega l’Istat, i tassi di fecondità si riducono sotto i trent’anni, mentre aumentano sopra. La riduzione più marcata è nelle fasce d’età tra i 25 e i 29 anni. L’incremento più rilevante, invece, è in quella tra i 35 e i 39 anni. La speranza di vita alla nascita, sottolinea l’Istat, recupera terreno sui livelli del 2015 e marca la distanza anche da quelli registrati nel 2014. E poi un calcolo: al 1° gennaio del 2017 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60.579.000 residenti, 86.000 in meno rispetto all’anno precedente. Per gli uomini la vita media raggiunge 80,6 anni, 0,5 in più sul 2015, e per le donne, invece, 85,1 anni, altro 0,5 per cento in più rispetto all’anno precedente. Al 1° gennaio 2017 i residenti hanno un’età media di 44,9 anni, due decimi in più rispetto alla stessa data del 2016. Insomma, meno figli e sempre più tardi. L’Italia arranca e invecchia.

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