Le parole sono importanti diceva un noto regista e per questo occorre usarle con consapevolezza, ma le parole non sono costruzioni granitiche perché evolvono seguendo i cambiamenti della società. Siamo noi, di fatto, che cambiamo la lingua, è da qui che nasce l'iniziativa #Cambia la lingua un'istallazione itinerante che da Milano raggiungerà poi le piazze di altri cinque grandi città italiane. "Abbiamo scelto 50 parole, anche di uso abbastanza comune, le abbiamo comparate, confrontate tra le varie edizioni dello Zingarelli, dal 1922 fino a oggi, cogliendo i significati più importanti, cioè i cambiamenti più importanti per far capire quanto sono cambiate queste parole e quanto abbiamo avuto noi la responsabilità nel farle cambiare." Parole come Resistenza che nell'edizione del 1922 era semplicemente la forza del resistere e del 1959 viene associata alla resistenza francese e italiana contro i Tedeschi, per arrivare nel 1970 a diventare un movimento di lotta politico-militare. O a coppie che se inizialmente significava due cose o persone, nel 2000 si arricchisce della definizione di coppie di fatto. Ma come funziona questa installazione? "La gente può venire, come vedete c'è un monitor interattivo, può sciegliere una parola, può scorrerla attraverso le immagini come una storia Instagram sostanzialmente, e parte da appunto dal significato primario del 1922, quello che avevano nello Zingarelli e poi va avanti nelle varie edizioni marcando ovviamente, rimarcando i significati più importanti della parola quando è davvero cambiata e ha avuto un significato molto diverso da come era all'inizio." Le parole sono importanti dicevamo, ma ancora di più lo è la responsabilità individuale e collettiva nei confronti della nostra lingua. "E' molto importante, appunto, questo discorso per capire come siamo responsabili di un cambiamento, non è il vocabolario che è responsabile ma siamo noi responsabili del cambiamento della lingua.".