Quello che vedete è un grande locale per eventi e matrimoni a Napoli, ma stare insieme mentre si balla e festeggia ormai è un ricordo, col covid è cambiato tutto e in crisi c'è anche il consistente indotto degli eventi e del wedding, che davanti al crollo del fatturato e incertezza, sta cercando di ripensare il futuro, che non sembra roseo come ci descrive chi gestisce un'agenzia di eventi. Proviamo ad andare avanti, ma ci manca la programmazione, ci manca sapere cosa succederà, siamo vittime di decisioni che arrivano da comparti completamente estranei al nostro, che non si interfacciano assolutamente con noi, con le nostre esigenze e che ci obbligano o ci tolgono l'obbligo a intermittenza, quindi ci lasciano sempre impossibilitati a organizzarci. Noi non sappiamo cosa succederà fra un mese, i nostri clienti non lo sapranno, noi non sappiamo calcolare il futuro e non sappiamo neanche a chi chiederlo. Bisogna resistere e ci si adatta. Qui ci sono i lavori in corso per trasformare pedane e spazi in un ristorante. Ci stiamo organizzando volta per volta. Purtroppo non abbiamo la possibilità di poter avere una programmazione certa. In termini di perdita, noi abbiamo subito una perdita che può aggirarsi intorno al 70% rispetto a quello che è il fatturato dell'anno scorso. Secondo Confcommercio, la filiera eventi, cerimonie, matrimoni ha perso oltre 300 milioni tra aprile e giugno in Campania e con le regole imposte dalle ultime decisioni, ad esempio il limite di 20 partecipanti, rischiava di perdere quasi altrettanto. La rimozione di questo divieto, annunciata alla fine di una riunione tra la regione e le organizzazioni di categoria, fa tirare un sospiro di sollievo. Chiediamo una maggiore coerenza , quantomeno una programmazione, una proiezione.