L’imperativo è svuotare i cassonetti. AMA mette in campo ogni forza per ripulire la capitale dell'immondizia ed evitare il tracollo. I tecnici del Ministero dell'Ambiente di Regione e Comune hanno fatto il punto della situazione a cominciare forse proprio dal rischio di allerta igienico sanitaria, rischio da scongiurare. Nel momento in cui Malagrotta comincia a ripartire così come è stato comunicato, il 14 ottobre cominceranno di nuovo a trattare i rifiuti indifferenziati di Roma, una quantità consistente, 1.000 tonnellate al giorno e in più con questi due accordi che sono stati sottoscritti da parte dell’Amministrazione regionale con due regioni, le Marche e l'Abruzzo, ci consentono di essere più sereni. Il Ministro Costa, la sindaca Raggi e il Presidente Zingaretti, stanno operando insieme per trovare le soluzioni. Senza interventi strutturali è impossibile uscire dall'emergenza. Per il Ministro Costa serve, ad esempio, un centro di stoccaggio provvisorio dove tenere i rifiuti per due o tre anni, anche perché l'unica discarica di Roma, quella di Colleferro, è agli sgoccioli. Questa è stata la valvola di sfogo per l'immondizia di Roma perché pensate, qui quotidianamente vengono portate circa 1000 tonnellate di scarti di rifiuti. Ora però è necessario trovarne un'altra, una nuova destinazione, perché l'impianto è quasi saturo. Tra tre, al massimo quattro mesi, dovrà chiudere. Intanto, mentre la sindaca Virginia Raggi ha dato mandato agli uffici di Roma Capitale di presentare un esposto alla Procura della Repubblica riguardo la presunta truffa nella raccolta di rifiuti di bar, ristoranti e attività commerciali, sui social c'è chi si dà da fare per ripulire le strade come, ad esempio, The Fashion Mob, un team di blogger romane che ha voluto dare l'esempio con ramazze e sacchettini neri.