Ha negato le accuse di tortura ed estorsioni ed ha chiesto scusa alla Città di Piacenza, alla Magistrature all'Arma dei Carabinieri Giuseppe Montella l'appuntato ritenuto il capo del gruppo di militari dell'Arma di Piacenza finiti in manette l'estate scorsa con accuse che vanno dal traffico di droga a tortura. Quando è stata sequestrata la Caserma Levante, mai era avvenuto prima in Italia, dove operavano i Carabinieri e dove, secondo gli inquirenti, si sono consumati alcuni degli episodi di violenza e tortura. Ha reso dichiarazioni spontanee Montella collegato in video del carcere con l'aula dove prosegue il processo con rito abbreviato a carico dei sei carabinieri. In aula sono presenti Cappellano e Falanga, gli altri due carabinieri in carcere, e Marco Orlando ex comandante della stazione dell'Arma che ha negato ogni accusa e ribadisce di non essersi mai accorto di nulla ha negato di aver firmato gli Atti relativi agli arresti falsi e ha poi accusato i suoi superiori dell'epoca che, ha detto in aula, imponevano da anni di lavoro pesante e l'aspettativa di un certo numero di operazioni di servizio per mantenere alte le statistiche.