La nuova puntata delle chat rubate al Magistrato Luca Palamara, questa volta coinvolge l'ex vicepresidente del CSM Giovanni Legnini e convince Matteo Salvini a chiedere l'intervento del Quirinale. È ormai un crescendo lo scontro tra il leader della Lega e Palamara e la sua rete di relazioni balzate all'onore delle cronache relative al caso del blocco della nave della Marina Diciotti che ospitava 177 migranti, di cui l'allora ministro dell'Interno bloccò lo sbarco. Questi i messaggi inviati il 24 agosto del 2018: "Luca domani dobbiamo dire qualcosa sulla nota vicenda della nave", esorta Legnini, riferendosi a diversi capigruppo delle correnti della magistratura e Palamara risponde: "Ok, anch'io sono pronto, ti chiamo più tardi e ti aggiorno". L'accusa che il leader del Carroccio mette sul piatto è pesante chiamando il Capo dello Stato ad intervenire. "Legnini ha orchestrato l'intervento dei PM quando occupava la poltrona del Viminale e in gioco", avverte, "c'è la credibilità dell'intera Magistratura". "Il mio fu un intervento doveroso a tutela dell'indipendenza della Magistratura", si difende Legnini, ora commissario per la ricostruzione post terremoto del centro Italia, di cui Lega e Fratelli d'Italia chiedono le dimissioni, che parla di una polemica alimentata da messaggi decontestualizzati perciò parziali e fuorvianti. Il Presidente dimissionario dell'Associazione Nazionale Magistrati commenta così la situazione che sta emergendo negli ultimi mesi. Quello che emerge diciamo dalle conversazioni estrapolate e dà l'idea, a mio modo di vedere, parziale, ma molto grave di un sistema di relazioni e di potere. Escludo, rifiuto di considerare che questa sia la rappresentazione della Magistratura, non ne ha nessuna capacità rappresentativa del mondo della Magistratura e della giurisdizione. Anche la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni invoca l'intervento del Colle. "Le intercettazioni che coinvolgono Legnini, Palamara e altri magistrati sul caso Diciotti sono un insulto alla democrazia italiana" tuona, "bisogna azzerare il CSM". Mentre secondo fonti del Ministero della Giustizia la maggioranza ha raggiunto un accordo sul nuovo sistema elettorale per il CSM che vedrà l'introduzione del doppio turno, prevedendo il ballottaggio.