Il messaggio era ingannevole, la pratica scorretta. Così ha stabilito la prima sezione civile del Tribunale di Torino a proposito della campagna di comunicazione del pandoro Balocco Pink Christmas griffato Chiara Ferragni contro cui Codacons, associazione utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef, avevano presentato ricorso. La sentenza del tribunale di Torino attribuisce all'industria dolciaria piemontese che ha sede a Fossano nel cuneese una pratica commerciale scorretta in violazione del codice del consumo. Le modalità di pubblicizzazione e di diffusione, si legge nella sentenza, hanno lasciato intendere ai consumatori contrariamente al vero che acquistando il pandoro Pink Christmas avrebbero contribuito direttamente proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore dell'ospedale Regina Margherita di Torino. A favorire l'inganno, anche il prezzo del pandoro circa due volte in mezzo in più di quello del tradizionale pandoro Balocco, fatto che appunto lasciava pensare che parte dei soldi fossero destinati alla beneficenza. Resta da capire se questa clamorosa sentenza peserà sulla posizione dell'influencer Chiara Ferragni nell'inchiesta penale per truffa aggravata aperta a inizio gennaio dalla Procura di Milano; mentre sempre per il pandoro gate, l'antitrust ha già combinato a Balocco e Ferragni una multa da 1 milione e 400mila euro impugnata davanti al TAR.