A 10 mesi dalla condanna all'ergastolo in primo grado Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth tornano a sedersi oltre i vetri di un'aula di tribunale. Inizia così l'appello per l'omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, avvenuto la notte del 26 luglio 2019 nel quartiere Prati a Roma. La prima ad arrivare è la vedova, con il suo legale. "La signora, ovviamente, è emozionata anche quest'oggi ma è una donna forte, una degna moglie di un valoroso carabiniere che purtroppo ha perso la vita durante il servizio. Con ben undici coltellate, è bene ricordarla questa vicenda dolorosa". In Corte d'Assise d'Appello la prima udienza di un processo che si preannuncia decisivo. "Secondo noi c'è assolutamente la prova che i due carabinieri non si siano identificati e che i due ragazzi in ogni caso non avessero capito che avessero davanti due appartenenti alle forze dell'ordine". In aula il fratello di Natale Hjorth e la mamma di Finnegan Elder. All'epoca dei fatti aveva 19, anni il 31 gennaio ne ha compiuti 22. Intanto in un procedimento legato a questa vicenda, un processo al carabiniere che la notte dell'arresto dei due ragazzi, nel corso dell'interrogatorio di uno dei due lo ha sottoposto a misura di rigore non consentita bendandolo e mettendogli le mani legate con le manette dietro di sè, sono state depositate delle chat tra i carabinieri riferite a quella notte, dei messaggi che hanno già fatto e sicuramente faranno discutere.























