Che cos'è? Sono delle cesti solidali, ci possiamo mettere dentro dei prodotti di igiene personale o alimentari. Chi può li mette, chi non può li prende. Allora, quando vado a fare la spesa vengo a lasciare qualcosa. Grande. A Napoli, lo chiamano “panaro solidale”, a Milano “ceste sospese”, il cestino calato dalla finestra, che riporta una società passata. Alimenti per chi con l'emergenza sanitaria ha perso il lavoro, per chi non può fare la spesa. I cestini ondeggiano nei quartieri nord, Dergano e Bovisa, zone gentrificazione, tra persone venute da lontano e giovani professionisti con la sensibilità per il sociale. Insieme a varie amiche, persone attive nella zona, abbiamo deciso di usarlo per una una cosa che potesse essere utile a tutti. “Ceste sospese, chi può mette e chi non può prenda”, ed è tradotto in 9 lingue. È il secondo quartiere nella città per presenza di persone straniere residenti, con tante comunità diverse, con tante culture diverse e quindi l'obiettivo è di raggiungere un po' tutti. Abbiamo pensato di farne una cumulativa in modo da convogliare tutti gli sforzi. Qui, il gesto è stato, per adesso apprezzato, quello che mettiamo viene presto raccolto e ci sono anche altri abitanti che stanno mettendo delle cose da offrire. Una cara amica, una signora del quartiere, ha fatto un bonifico dicendomi che ovviamente non poteva pensare a riempire la cassetta, ma che avrei dovuto farlo io par lei. Poi, ieri sera, mentre allestivo la cassetta, la appendevo e mettevo dentro un po' di cose, è passato un signore del quartiere che si è subito interessato, mi ha chiesto, e poi ho visto che è tornato e ha messo delle cose anche lui. Sicuramente, ci sono anche tante persone che non hanno la possibilità di comprare tutto quello che gli potrebbe servire per la famiglia. Vogliamo che chi prende sia in totale anonimato, quindi, non stiamo a controllare ogni due minuti chi ha preso e chi ha messo.