Non ci saranno problemi per la rete sanitaria dopo lo stop alle donazioni di sangue disposto nella capitale per i casi di Chikungunya. A rassicurare sulle scorte di plasma per i pazienti capitolini è il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha garantito l’intervento del Centro nazionale sangue per compensare le carenze, che inevitabilmente ci saranno a seguito del blocco. Una vera e propria gara di solidarietà è scattata tra le regioni. La carenza di sacche nei prossimi giorni è stimata tra 200 e 250 dal Centro nazionale sangue, che in queste ore ha diramato una circolare alle Regioni, attivando il Piano strategico nazionale per le maxiemergenze. In diverse hanno risposto mettendo a disposizione una parte del loro scorte da inviare al Lazio. La Chikungunya, malattia virale portata dalle zanzare tigri infette, si è manifestata prima ad Anzio, cittadina sul litorale sud di Roma. Ora diversi casi si contano e si continuano a registrare anche nella capitale. I sintomi sono forti dolori articolari e febbre alta. La malattia non è mortale, ma può diventare pericolosa per i soggetti deboli, come bambini e anziani. Un caso di Chikungunya è stato accertato anche nel Modenese, in un residente di Casinalbo. Il Comune di Formigine, in provincia di Modena, ha attivato il Piano di emergenza sanitaria con la disinfestazione delle zone interessate. L’arma a disposizione delle Amministrazioni comunali per evitare la diffusione e l’epidemia è un’opera di massiccia disinfestazione contro la zanzara tigre. Martedì scorso il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha firmato l’ordinanza di contrasto non solo sul suolo pubblico, ma anche su quello privato.