Un abbraccio caldo, appassionato, atteso da quattordici anni, dopo i festeggiamenti nella notte di Tirana e quelli dell'alba a Fiumicino, la Roma di Mourinho vincitrice della prima edizione della Conference League si è concessa i brividi di una passerella d'onore nel cuore della città. Partenza dall'Eur, sede del Club, poi la Cristoforo Colombo fino alle Terme di Caracalla; tanto l'entusiasmo dei tifosi giallorossi che hanno, inevitabilmente, rallentato l'incedere dei tre pullman scoperti su cui hanno viaggiato la squadra, guidata da un entusiasta Zaniolo, lo staff tecnico di Josè Mourinho, unico allenatore ad aver vinto le tre competizioni UEFA e i due Friedkin, Dan e Ryan, la proprietà texana che è tornata a far sorridere tifosi romanisti giovani e meno giovani. "Tanta roba, emozione grandissima, dopo tanto tempo che non vincevamo niente insomma bello." "la Roma ti ha fatto un regalo?", "Sì, più o meno", "Ci diceva tua mamma che tu sei, da sempre, tifosa della Roma", "Sì, è vero","E cosa ti piace di questa squadra?" "Che comunque abbiamo sempre forza di lottare, anche se qualche volta perdiamo, abbiamo forza di lottare.", "Sono due notti che non dormiamo, spero che stasera finisca presto; anche se la vedo triste perché non si cammina lì.", "C'è chi dice che forse esagerata questa festa per una Conference League, lei cosa risponde." "Assolutamente no.", "Una Coppa Europea è una Coppa Europea, lo sanno tutti per vincerla occorre una stagione; non è un episodio di una sera come tanti trofei. Noi siamo veramente felici e lo vorremmo essere per tanto tempo.", "La chiave della stagione, secondo te, qual'è stata?" "Zaniolo e Abraham." L'entusiasmo ha fatto perdonare anche il cambio di programma che invece di vedere i pullman compiere un giro completo del Circo Massimo, dove in tanti aspettavano da ore, li ha deviati direttamente verso il Colosseo. Peccato veniale che non ha guastato il pomeriggio di festa giallorossa.