La confessione di Alberto Pastore, 23 anni, arriva su Facebook. Il suo amico e coetaneo, Joan Leonardi, lui lo aveva ucciso a coltellate pochi minuti prima nella frazione Campagnola di Borgo Ticino, in provincia di Novara, nel cuore della notte, dopo essere rimasto chiuso in auto con lui a parlare a lungo. “L' ho fatto per amore”, si legge sul social network. “Voglio scusarmi. Ho scoperto troppe cose dal mio migliore amico. Non potevo continuare in questo modo, sono stato preso in giro”. Questioni sentimentali, un presunto tradimento da parte di un amico e poco dopo le due di notte davanti al vecchio disco pub Aeroplano, scoppia la rissa tra i due. Spunta il coltello, Joan viene colpito diverse volte e si accascia nel suo sangue, è vivo quando arrivano i soccorsi, morirà nel tragitto all'ospedale. Alberto è già fuggito in auto, posta la sua confessione su Facebook “Nella mia vita ho commesso troppi errori e il mio errore più grande è questo”. Ma aggiunge “È stata colpa di Joan Leonardi”. L'assassino imbocca la A26 ma i Carabinieri lo intercettano. L'inseguimento dura pochi minuti, poi l'auto di Alberto finisce fuori strada. Rimane da capire se i due si siano dati appuntamento per chiarirsi o se si siano incontrati casualmente nel locale. Fa differenza e tanta, premeditazione o no.