Entrano in casa con gli strumenti che utilizzano l'intero spettro della luce, per recuperare tracce organiche altrimenti non visibili. I Carabinieri del Ris sono tornati nella villetta di San Martino in Rio a Reggio Emilia, alla ricerca di nuovi elementi per ricostruire l'aggressione subita da Paolo Eletti e Sabrina Guidetti, marito e moglie, lui è morto e lei lotta per la vita in un letto d'ospedale. In carcere è finito il figlio Marco 33 anni, gravi gli indizi a suo carico, a partire dagli schizzi di sangue sulla sua maglia e poi il principio di incendio al garage sembrato dall'inizio un suo tentativo di depistaggio delle indagini. Sabato 24 aprile nel pomeriggio è stato lui a chiamare i Carabinieri, ha raccontato di aver trovato al suo rientro a casa il padre sul pavimento della sala, non respirava, la testa insanguinata, un martello accanto al corpo, la madre stesa sul divano priva di sensi ma viva. I soccorritori l'hanno salvata da quella che è parsa subito un'intossicazione da farmaci, sul suo braccio un taglio. La Procura nell'ordinanza di custodia cautelare contesta al figlio la premeditazione e l'aggravante dei futili motivi, l'eredità è il movente secondo gli inquirenti. "Noi non abbiamo mai sentito alzare la voce qualcuno quindi e se bisticciavano bisticciavano in silenzio." Il funerale di Paolo Eletti nei prossimi giorni, la moglie incosciente, sarà proprio il figlio a doverlo autorizzare.