Un servizio a domicilio in aiuto agli ospedali. Parte dalla ATS di Brescia il servizio USCA: 9 medici sul territorio bresciano che, contattati dai medici di base, si recano a domicilio da chi ha il sospetto di avere contratto il Coronavirus. Il medico chiama il collega di questa etrusca e chiede l'intervento a domicilio per un proprio paziente. Infatti, questi medici sono dotati di dispositivi di protezione, quindi sono in perfetta sicurezza, entrano in casa, eseguono la valutazione che il medico ha indicato, poi ci sono degli strumenti che utilizzano, e riferiscono al medico l'esito di questa valutazione che può essere l'aggiustamento della terapia o addirittura richiedere eventualmente un ricovero ospedaliero. Spesso, il triage telefonico non basta, serve una visita specialistica, ma servono anche tutte le dotazioni del caso che non sempre i medici di base hanno. In queste visite, non sono previsti i tamponi. È importare, oggi se ne sente molto parlare, è il saturimetro. Il saturimetro è un saturimetro semplificato, non è quello da terapia intensive, è a dito, quindi, introducendo il dito del paziente in questa particolare apertura, la macchina registra la quantità di ossigeno, quindi la saturazione del paziente stesso, che è un elemento molto importante per capire la capacità dei polmoni di funzionare al meglio. I medici dell'USCA hanno iniziato da quelle che sono considerate le zone rosse del bresciano: Montechiaro, Orzinuovi, Palazzolo e Brescia città. Qui si sono verificati i casi più gravi e il maggior numero di contagi. Presto si aggiungeranno nuovi medici e quindi nuove zone. Al momento ogni medico riesce a svolgere dalle 10 alle 15 visite al giorno. Ho solo detto di rimanere in contatto in caso inizia ad avere dispnea, cosa che adesso non aveva. Ci ricontatta e vediamo di venire immediatamente.