“Ritorno volentieri ad aiutare la gente che in questo momento ha più bisogno perché il mio ospedale, anche se è un ospedale Covid, è ancora abbastanza protetto e, quindi, voglio andare ad aiutare dove, invece, c'è più bisogno sicuramente.” Hanno risposto consapevoli dei rischi e ora sono pronti ad imbarcarsi su questo ATR 72 messo a disposizione dalla Guardia di Finanza in direzione di Bologna. Siamo nell'aeroporto militare di Pratica di Mare e i medici che partono da qui sono tutti volontari. 58 medici che hanno deciso di aderire a quella che è stata proprio la richiesta da parte dello stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per la necessità di operatori sanitari che lavorassero direttamente nelle zone più colpite dal contagio. “Il nostro compito sarà quello di dare un supporto, quindi non è che andremo a risolvere un problema. Aiuteremo i colleghi che magari dovranno andare in ferie, che dovranno riposarsi e che stanno affrontando questi problemi ormai da tantissimo tempo.” “Ho fatto questa scelta con il cuore per cercare di aiutare non solo i miei colleghi, ma soprattutto le regioni in cui c'è questa problematica.” “Trasportare persone, personale medico, come abbiamo fatto anche con gli infermieri, ma anche semplicemente il materiale sanitario, è una soddisfazione immensa. Si avverte proprio l'amore di chi trasportiamo e quindi la nostra gioia per poter, in qualche modo, partecipare a questa lotta. E' una lotta!” Volontari, dunque, in supporto al personale sanitario in Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Lombardia, mentre altri sono già partiti con pullman dell'esercito in direzione Marche e Abruzzo. Ad accompagnare la delegazione il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che, in merito all'ordine sparso che sembra palesarsi sulla riapertura dal lockdown, lancia un monito: “Non è molto comprensibile dire fino a quattro giorni fa chiudiamo perché è pericoloso e quattro giorni dopo riapriamo tutto, perché dobbiamo riaprire insieme e dobbiamo riaprire insieme mettendo in sicurezza i lavoratori, i bambini e soprattutto gli anziani.”.