Per noi, come anziani, è una rinuncia, però, se questo serve... Guardi, le dico lo facciamo con tutto il cuore. Speriamo che si sblocchi presto questa situazione. La rinuncia di cui parla sono le nuove restrizioni. La loro casa, sulla provinciale per Bologna è la prima nel Comune di Medicina, da dove adesso non si esce e non si esce e non si entra nemmeno per recarsi al lavoro senza l'autorizzazione del Sindaco. Ricorda un po' il tempo di guerra, quando c’erano i soldatini che ti vietavano di andare un po’ fuori, ti porta al passato. Adesso il nemico non lo vedi. Ed è forse peggiore di allora. Il nemico che non si vede è la malattia. Il ceppo del coronavirus, che si è diffuso in questo centro della campagna emiliana, è particolarmente aggressivo. Lo dicono i numeri dell'USL di Imola e dell'Università di Bologna. Preoccupa l'aumento dei contagi e dei decessi. Per questo la Regione Emilia Romagna ha reso l’area interessata zona rossa fino al 3 aprile e sono stati rafforzati i controlli delle forze dell'ordine. Hanno bloccato questa notte. Io… Questa mattina già non si poteva più passare, come faccio io adesso? Misure severe per evitare il contagio dell'intera area metropolitana bolognese. “Un rischio - si legge nell'ordinanza - potenzialmente per un milione di persone” Abbiamo cinturato l'abitato di Medicina nella parte del capoluogo e la frazione di Ganzanigo, il resto delle frazioni non sono interessate dal provvedimento. L’abbiamo cinturato mediante 10 check point vigilanti giorno e notte.