Ecco l'elicottero della Reu Lombardia, sta atterrando al campo di Roma per prendere Vincenzo. il professor Sgrò mi ha svegliato, ma io non capendo chi fosse l'ho visto tutto fasciato, ero convinto di essere stato rapito. Però poi mi sono reso conto che invece non era un rapitore aveva soltanto rapito la morte da me, mi stava ridango la vita. È arrivato qui la Domenica delle Palme, torna a casa la domenica dell'Ascensione, cinquanta giorni dopo. Anche per chi non crede in Gesù Cristo risorto dalla Croce la storia di Vincenzo ha del miracoloso. È un successo del team Italia, questo paziente, non solo, ma mi sono permesso di pensare di dire che il Signore si è servito di noi per risuscitare un Lazzaro di nome Vincenzo che è di una contentezza pazzesca. Ravvivo la sensazione quando durante il coma, di morire perché continuavo a sognare un prato verde dove c'è una pace particolare, c'erano con me altre persone e vedevo che, tutto sommato, stavo bene in questo posto. Poi a un certo punto titornavo fuori dal tunnel, chiamiamolo così, e riuscivo a ritornare nella... per combattere. Qui al campus biomedico, ad esempio, molte patologie gravissime che hanno permesso agli operatori di concentrarsi anche nei casi più disperati e tentare di salvare vite umane. Una grande solidarietà, gettare il cuore oltre l'ostacolo ed anche la dimostrazione di oggi è proprio questa. Vado via veramente pensando che effettivamente sono stato bene, non so se è qui chi mi ha accompagnato. Io inizialmente leggevo il suo labiale e riferivo alla famiglia quello che cercava di comunicare. Via dicendo gli ho iniziato a portare Il Sole 24 ore o piccole cose che gli restituissero quella che era la sua normalità.