Sofia lascia la clinica del Sacro Cuore poco dopo mezzogiorno nell'ovetto trasportato da papà Federico; qualche passo più indietro, mamma Valeria ancora provata. È stata terribile l'esperienza vissuta da questi due giovani genitori che continuano a ringraziare gli agenti che martedì sera hanno liberato la loro piccola e arrestato i suoi due rapitori: la 51enne Rosa Vespa, suo marito il senegalese Aqua Moses di 43 anni. Attesi ora dall'udienza di convalida in carcere nella quale il gip cercherà di chiarire se possibile i tanti punti oscuri di questa assurda vicenda. Un rapimento da quanto finora emerso scaturito dal desiderio di maternità della donna che non riuscendo ad avere figli decide di prendere un neonato in clinica strappandolo con l'inganno alla madre e portandoselo a casa dove i familiari e gli amici la attendevano per festeggiare la nascita annunciata via Facebook l'8 Gennaio al termine di una gravidanza simulata non si sa ancora bene come per nove mesi. Un folle piano del quale secondo gli inquirenti, il senegalese Aqua Moses non poteva non essere al corrente come invece sostiene qualche familiare. Ma c'è ancora un altro aspetto di questa vicenda che va chiarito: la facilità con la quale Rosa Vespa martedì sera ha potuto muoversi all'interno di quella clinica.