La situazione rifiuti a Napoli non è ancora da allarme rosso, ma preoccupa molto. Con la raccolta che procede con più difficoltà rispetto al solito e cumuli che da settimane spuntano in centro e in periferia e si sommano spesso anche a sversamenti abusivi che giacciono per strada. Ci sono circa 400 operatori ecologici positivi o in quarantena o ammalati in ASIA, l'azienda dei rifiuti partenopea. Oltre il 20% di tutto il personale "L'ASIA è l'unica che va veramente in affanno perché non ha un modo per rispondere con l'organizzazione che abbiamo se non quella di straordinarietà, ma il rifiuto non si ferma, non si ferma mai il conferimento e quindi è l'unico dato eclatante perché i pullman non ci sono, i treni non ci sono, ma, come dire, l'utente può avere una scelta sua personale, il rifiuto no, rimane lì." Questo si incrocia con le difficoltà croniche dell'azienda, tra le quali proprio la carenza di personale e per questo si attende un concorso. "Noi sappiamo che non va bene e sappiamo anche perché non va bene e lo spieghiamo: senza personale non si possono fare i servizi." "É un'azienda che dovrà cambiare radicalmente pelle, è chiaro che su una situazione critica è arrivato un elemento di aggravamento direi quasi drammatico della situazione." Intanto però bisogna fronteggiare questa situazione, l'azienda si sta organizzando al momento come può, ricorrendo a straordinari, all'assunzione di 200 interinali e altre soluzioni per scongiurare un'emergenza. "Nel frattempo abbiamo, come soluzione transitoria, potenziato quello che era una soluzione che non ci aveva visto favorevoli, cioè il ricorso agli interinali, è una soluzione che anche questa ha i suoi tempi.".