Nel piano del governo sono considerati l'esercito dei vaccinatori, il ritmo di mezzo milione di somministrazioni al giorno, tante ne sono previste a pieno regime, sarà possibile infatti non solo grazie a vaccini che si attendono con consegne decisamente più sostanziose, ma anche grazie a chi li somministrerà. Dunque ne servono potenzialmente 250000 di somministratori, un numero che prevede, sempre su base volontaria, l'utilizzo anche di odontoiatri e farmacisti. -Quali sono le potenzialità? - Noi siamo 63000 iscritti all'albo degli odontoiatri in Italia. Risultano da Agenzia delle Entrate, quindi come operanti effettivamente sul territorio più di 50 mila iscritti. Questo chiaramente è un esercito dal punto di vista dei potenziali vaccinatori, anche perché noi abbiamo molta familiarità con aghi ed iniezioni e quindi dal punto di vista della formazione abbiamo bisogno veramente di pochissimo per diventare dei bravi vaccinatori. Oltre cinquantamila dunque gli studi dentistici l'Italia che si aggiungono a quelli dei medici di medicina generale e del servizio sanitario nazionale che già vaccinano i loro pazienti secondo le classi di priorità definite. Ai pediatri di libera scelta che vaccineranno genitori e caregiver dei bambini pazienti fragili ed ora anche ai farmacisti che con 19600 farmacie sul territorio nazionale, permetteranno una vaccinazione ancor più capillare in tutta Italia. Chi vaccinarà in farmacia? - Un passo avanti è stato fatto dall'ultima legge di bilancio che prevede la farmacia quale luogo fisico per la vaccinazione, è un risultato importante che prevede la supervisione di un medico o la presenza in farmacia per la vaccinazione di personale sanitario e il farmacista è un professionista sanitario opportunamente formato. - Un caso a parte è poi rappresentato dagli infermieri, pochi e già impegnati in forze nelle somministrazioni. Per loro l'ipotesi allo studio è quella di turnazioni più lunghe, ma a medio e lungo termine. Ne servono semplicemente di più.