Il suono della campanella, ingressi e orari differenti per le classi, i banchi distanziati, il gel per l'igiene delle mani, le mascherine. A scuola le misure anti-Covid non cambiano, lo stato d'animo si. "Siamo felice di esserci ritrovati dopo una lunga pausa, speriamo di concludere l'anno in presenza e di poterci salutare dal vivo e non virtualmente". "Il livello di attenzione è sicuramente più alto, rispetto che in casa da soli e comunque con i compagni uno sta meglio". Lezioni in presenza, ma solo per metà degli studenti alle superiori. Classi intere in aula a giorni alternati al Liceo Scientifico Augusto Righi di Bologna. La ripartenza una settimana fa, con il passaggio da zona rossa ad arancione dell'Emilia Romagna. "Siamo ripartiti bene direi col 50% dei ragazzi in presenza, purtroppo già abbiamo avuto due, tre classi sul 70, in cui qualche ragazzo è risultato positivo ai tamponi e quindi sono iniziate le quarantene per queste classi". "Sicuramente di preoccupazioni ce ne sono riguardo al Covid, anche fuori da scuola o comunque in classe. Distanziamento ce n'è, però sicuramente bisognerebbe migliorare anche quello". Qui, ci racconta il preside, gli spazi non permettono il ritorno in presenza al 100%. "Al 100% ci farebbe molto piacere ripartire, a oggi però, se non cambiano le norme sul distanziamento tra i banchi, non riusciremo ad arrivare al 100%, ma all'incirca sul 90%. Cioè le stesse condizioni che avevamo a settembre quando è iniziata la scuola".