È una fotografia confortante quella che emerge dal consueto monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità. L'incidenza nazionale dei casi di Covid-19, relativa alla settimana dal 24 al 30 settembre, è scesa dai 45 casi ogni 100 mila abitanti dell'ultimo report, a 37. Ben al disotto, dunque, dei 50 casi ogni 100 mila abitanti, che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basata sul contenimento, cioè sull'identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. L'indice RT medio, l'indice di contagio, è invece rimasto stabile, con una minima oscillazione da 0,82, comunque al di sotto della soglia critica di 1, a 0,83. Nonostante la riapertura delle scuole, i cui effetti a questo punto avrebbero dovuto già farsi sentire, e la ripresa piena delle attività post vacanze, i dati del monitoraggio continuano a disegnare una linea in discesa, merito evidente della campagna di vaccinazione. Ad oggi, in Italia, quasi l'80% della popolazione over 12 è vaccinata con ciclo completo. Da giorni, seppure secondo tempistiche diverse, le regioni poi stanno somministrando la terza dose a chi ha la precedenza. Un calo, quello evidenziato dalla cabina di regia, che coincide anche con quello del tasso di ricoverati nei reparti Covid. In terapia intensiva la percentuale continua a scendere e raggiunge il 5,1%. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce invece al 5,9%. Con questi dati, ad oggi, in Italia, l'unica regione che resta a rischio medio è il Lazio, tutte le altre passano o restano a rischio basso. Alla luce di questi risultati, sono due le questioni sulle quali si può e si deve ragionare. Il tema della piena capienza di teatri, cinema, impianti sportivi e stadi da una parte, il Ministro Speranza promette che questo tema sarà affrontato dal Consiglio dei Ministri la prossima settimana, e la quarantena, più breve in caso di contagi a scuola. Un punto, quello di ridurre da sette giorni a cinque o anche meno la quarantena dei compagni di classe di uno studente risultato positivo, sul quale è in corso un confronto tra regioni, ministeri di Salute e Istruzione, Istituto Superiore di Sanità e CTS.