Covid, nel laboratorio torinese che sequenzia le varianti

16 gen 2022
Dettagli

Istituto di ricerca contro il cancro di Candiolo. É domenica ma il laboratorio di bio-sequenziamento delle varianti Covid è al lavoro, da fine febbraio non si è mai fermato, le macchine sono sempre in funzione anche perché dura 72 ore ogni processo di sequenziamento, sette giorni su sette, qui si analizzano i nuovi tamponi molecolari positivi riscontrati in Piemonte, più di 5mila finora quelli trattati, 150 al giorno ed è qui che è stato isolato il primo caso di omicron in Regione, era il 7 dicembre e arrivava dal Sudafrica, in appena 40 giorni la variante è diventata dominante, è omicron il 77% dei nuovi positivi in Piemonte, un dato impressionante in linea con la media nazionale. "Vi aspettavate una progressione così veloce di omicron?" "Sinceramente no, anche se avevamo già dati del Sudafrica che indicavano che la variante omicron sarebbe progredita rapidamente, però passare da un caso al 77% dei casi sequenziati nell'ultima survey per il Ministero della Salute ci ha sorpreso sicuramente." "Omicron è prevalente in questo momento, però le ospedalizzazioni sono ancora per lo più a causa della variante delta, perché? "La differenza principale è che delta ha delle mutazioni che le consentono di infettare nella parte più profonda dell'apparato respiratorio quindi a livello di polmoni e causare polmoniti gravi, mentre omicron sembrerebbe invece prediligere le cellule della parte più alta, quindi a livello di bronchi e causare danni di minore entità rispetto a delta. "Il dottor Crosetto con il suo gruppo di lavoro ha messo a punto un metodo di sequenziamento a basso costo che consente di fare grossi numeri, una collaborazione tra l'Istituto di Candiolo, l'ospedale Amedeo di Savoia di Torino e il Karolinska Institute di Stoccolma. "Perché è così importante sequenziare le varianti del Covid?" "Ci sono due motivi importanti, il primo è avere una fotografia nella popolazione di come la variante si sta diffondendo ma il secondo motivo molto importante clinicamente è sapere distinguere se un paziente per esempio ha una forma delta oppure omicron perché questo influenza, incide sulla decisione se dare o meno gli anticorpi monoclonali, perché sappiamo che nel caso di omicron molti anticorpi monoclonali purtroppo non funzionano più.".

Guarda Altri
Veneto, tornado tra le città di Padova e Vicenza
00:00:37 min
14 video
Generazione AnZia
I titoli di Sky Tg24 del 3 maggio, edizione delle 8
00:01:38 min
La rassegna stampa di Sky Tg24, i giornali del 3 maggio
00:13:09 min
Università di Firenze, inaugurata la stanza del silenzio
00:01:39 min
Fentanyl, viaggio di Sky Tg24 tra le sostanze: una anticipazione
00:01:34 min
Femminicidio Aosta, indagato sarà estradato dopo processo per violenza
00:01:33 min