Covid, i numeri della pandemia del 10 maggio: il bollettino

10 mag 2021
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Vediamo i casi allora di oggi sono appunto 5000 che è un numero molto basso e è un numero del lunedì quindi va sempre messo in correlazione con quanto l'abbiamo cercato il virus nelle 24 ore prima che era domenica e ovviamente il numero dei tamponi, cartello successivo e anche anch'esso molto basso però insomma la linea è chiaramente anch'essa in discesa come tendenza, se vediamo la percentuale naturalmente, il paragone lo facciamo soprattutto da sinistra a destra, a colpo d'occhio si vede che la colonnina è più bassa, questo dato è statisticamente molto complesso e quindi non diamoci troppo peso, però la discesa come tendenza c'è, anche se da qualche giorno le colonnine come vediamo sono più o meno lì. I decessi sono in crescita rispetto a ieri sono però sotto i 200 e ricordiamo che anche qui la discesa è evidente e che soprattutto c'è già una misurabile misurabile effetto c'è già della vaccinazione, perché le varie stime che si sono tentate fanno dire che comunque siamo nell'ordine del centinaio di decessi evitati al giorno proprio a spanne, se non ci fossero stati i vaccini questo numero sarebbe stato presumibilmente piuttosto superiore, quest'oggi anche se è appunto difficile da misurare, le terapie intensive scendono di 34, se vediamo anche l'istogramma, si conferma naturalmente la tendenza più o meno in tutte le regioni, possiamo anche vedere il cartello 16, faccio un piccolo salto, se la regia mi può seguire perché è importante andare a vedere come sono messe le le varie regioni, in questo momento le terapie intensive sono sopra la soglia di allerta, questi eccole qua, in quattro regioni però siamo piuttosto vicino al 30% anche in queste e sono sostanzialmente scese come percentuale in tutte le regioni, stanno scendendo, l'Italia nel suo insieme è sotto la soglia di allerta e appunto sono rimaste quattro regioni sopra soglia, possiamo andare a vedere anche gli ingressi, cartello 12, che è quello cui faceva riferimento il Prof. De Nicolao, il dato di oggi per la prima volta da tanto tempo, cioè sostanzialmente da quando questo dato viene fornito se non vado errato, è sceso sotto i 100 nuovi ingressi in terapia intensiva, quindi è un calo anche qui a colpo d'occhio da sinistra a destra, si apprezza e qui sono due settimane perché le colonnine sono più distanziate quindi è un calo che corrisponde sostanzialmente dalla riapertura a oggi, ovviamente le terapie intensive ci mettono un po' a farsi sentire quindi non c'entra nulla con un mancato effetto della riapertura però è l'effetto di quello che era successo prima che si decidesse la riapertura. I ricoveri salgono leggerissimamente ma è un dato classico del lunedì anche questo, un problema di notifiche dagli ospedali come vediamo andando indietro di sette colonnine anche qui vediamo il cartello 17 che è interessante perché è rimasta un'unica regione sopra soglia dall'erta nei ricoveri nei reparti non critici che è la Calabria, tutto il resto d'Italia è sotto e il dato italiano medio è decisamente sotto la soglia di allerta, anche questo è un fatto positivo perché ci dice quanto la pressione sugli ospedali stia continuando a diminuire, quindi è quello che abbiamo detto prima, per ora i dati raccontano di curva decisamente in discesa su molti parametri ad esempio quelli ospedalieri, e naturalmente l'attesa è per capire se ci saranno o no gli effetti dalla riapertura.

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