È una specie di infermiere del terzo millennio. Il professor Francesco Dentali che dirige il Dipartimento di Medicina Interna dell'ospedale del circolo di Varese, parla in questi termini, con lo sguardo già rivolto al futuro di Tommy. È stato ribattezzato così questo infermiere robot programmato per sostenere l'attività dei medici e degli infermieri del covid hub di questo ospedale. Tommy è molto utile. Lo stiamo utilizzando molto perchè permette il monitoraggio e il telemetraggio dei nostri pazienti. Lui fa da solo il giro del reparto, prende tutta una serie di parametri e ha una serie di sistemi d'allarme. Allarme che scatta se vengono riscontrate delle anomalie durante le ispezioni in reparto. Solo allora interviene il personale sanitario che con queste modalità può lavorare con maggiore sicurezza. Non perdiamo niente nella cura dei nostri pazienti perché non dobbiamo abbassare la qualità e permette ai nostri infermieri di essere meno esposti al rischio di contagio. Una qualità delle cure che non può prescindere dalla centralità del rapporto tra medico e malato. Non si perde per niente il contatto umano, anzi migliora il contatto umano perché permette di comunicare real time coi nostri pazienti. Il paziente può farci domande, noi possiamo fare delle domande ai pazienti. È fondamentale perché i pazienti rimangono isolati per tanti giorni e Tommy evita quest'isolamento. Un isolamento che hanno conosciuto in molti a Vares,e provincia tra le più colpite di Italia in questa seconda ondata.