Lei è in un parco, non è in un bar, ma oggi al bar, se lei volesse, forse dopo ci andrà, se lei volesse potrebbe andare a prendere un caffè all'interno, quindi al bar, al bancone oppure sedersi, cosa che fino a ieri non era possibile. Allora il virus è scomparso? Cioè è finito tutto? Possiamo stare tranquilli? "Senta, guardi, il virus non è scomparso. Quello che sta succedendo è che c'è un elevato numero di persone vaccinate, circa 25 milioni, e probabilmente ci sono 14 milioni di guariti e questo fa una massa notevole che blocca il contagio del virus, questa è la cosa che impedisce al virus di circolare. Quindi penso che determinati comportamenti, in queste condizioni, siano più sicuri di quanto non lo fossero due o tre mesi fa". Senta professore, di fatto però noi abbiamo un numero di contagi più contenuto in queste ultime ore. Che cosa significa? Che, insomma, la realtà del virus è chiaramente più ridimensionata o perché forse ora lo stiamo cercando un po' meno? "Guardi questa è una domanda interessante. Il confronto con Inghilterra che fa circa un milione di tamponi al giorno, e loro c'hanno circa 5/6 mila casi in leggero aumento e noi ce ne abbiamo la metà e facciamo molti meno tamponi e molta meno sorveglianza. Sicuramente non è un dato reale confrontato anche poi al numero dei decessi. L'Inghilterra c'ha un numero di decessi intorno ai 4/5 al giorno e noi, solo da pochi giorni, siamo scesi sotto i 100, quindi c'è sicuramente una sottostima ancora della trasmissione virale in Italia. Comunque questo non toglie che sia in diminuzione".