La certezza è la linea del rigore, che il Governo non vuole abbandonare perché l'allarme rosso si chiama terza ondata e a dimostrazione che non si può cedere alla tentazione di un allentamento arriva la richiesta del comitato tecnico-scientifico all'esecutivo di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 luglio, in modo da poter gestire la situazione con strumenti emergenziali. Il decreto non è ancora pronto, ma tra qualche ora se ne saprà di più perché il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è atteso in Parlamento per illustrare le misure anti pandemia che entreranno in vigore dal 16 gennaio. Alcune novità sarebbero già pronte, all'Italia colorata di giallo, arancione e rosso dovrebbe aggiungersi il bianco, colore che servirebbe ad indicare un tasso dei contagi basso, con un Rt inferiore allo 0,5. Uno scenario soft con conseguente apertura di praticamente tutte le attività. Non significa che il Governo intende allargare le maglie, dovrebbero infatti essere inaspriti i criteri che determinano il passaggio delle zone con maggiori restrizioni, e il rischio è che a breve molte regioni diventeranno arancioni come la Calabria, l'Emilia Romagna, Lombardia, la Sicilia e il Veneto. Dopo l'ipotesi di un passaggio automatico in zona rossa con 250 casi ogni 100mila abitanti, è stata invece bocciata nelle regioni sembra confermato lo stop agli spostamenti tra regioni gialle. L'altro punto su cui il governo ha insistito è lo stop alla vendita da asporto per i bar dalle 18, con l'obiettivo di evitare assembramenti dei giovani. Una misura che ha innescato la protesta di alcuni governatori di cui si è fatto portavoce il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. I ristoranti potranno aprire fino alle 18 solo nelle zone gialle, mentre la sera resteranno chiusi, così come i cinema e i teatri. Dovrebbe arrivare la conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5, la regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici una sola volta al giorno. Il Governo si è impegnato a garantire gli indennizzi per tutte quelle attività che con l'ingresso in zona rossa saranno costrette a chiudere i battenti.