Il Mediterraneo tra radici e speranze è il claim scelto dell'Associazione Cultura Italiae per la sesta edizione di SEMI, storie di eccellenza, merito e innovazione, evento che dopo Parma, Siena, Ravenna, Bergamo e Brescia torna al Sud scegliendo Lecce. Da sempre punto di incontro tra le civiltà, il Mediterraneo in questo inizio di millennio è stato al centro di conflitti, guerre, migrazioni e tragedie umane che hanno generato anche grosse delusioni. Su tutto questo Cultura Italiae ha voluto stimolare le riflessioni dei suoi ospiti che hanno inevitabilmente risentito delle terribili notizie in arrivo proprio in queste ore dal Medio Oriente. "Questo ci riporta al nostro claim di quest'anno, Mediterraneo, radici, semi, speranze e quindi ci fa capire come davvero siamo nella storia e la storia poi ci investe con la sua realtà, con la sua quotidianità a cui dobbiamo rispondere in un solo modo, con la cultura, sapendo che la cultura ha anche con se una parola fondamentale che porta, cioè quello della responsabilità." Il Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, il suo collega libanese Ziad Al Makari, l'Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, l'Ambasciatore e Presidente dell'ISPI Giampiero Massolo, è lunga la lista degli ospiti della tre giorni leccese di Cultura Italiae, che quest'anno ha deciso di riconoscere al regista Ferzan Ozpetek "costruttori di ponti tra culture diverse", si legge nella motivazione, il Premio Presidio Culturale Italiano: "Sono molto contento perché non è ponte soltanto tra i Paesi, ma ponte tra le persone. Questa è la cosa che conta molto nel senso che tra le scelte delle persone, il modo di vivere, le cose di aver, insomma, contribuito in qualche modo a questo.".