Dati covid Sicilia, indagati vertici assessorato regionale salute

30 mar 2021
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Quando ad ottobre si scoprì che da un laboratorio di Alcamo i tamponi processati risultavano tutti negativi, gli inquirenti si chiesero se si trattasse di un caso isolato o di un sistema. Dopo 5 mesi di indagini affidate ai Carabinieri del comando provinciale di Trapani e ai NAS, nel fascicolo di inchiesta aperto dalla procura Trapanese, ci sono almeno 40 episodi accertati e intercettati che hanno spinto il GIP a descrivere un disegno politico scellerato. I vertici dell'Assessorato Regionale alla Salute secondo l'accusa, avrebbero alterato i dati sui contagi e merci e sui tamponi effettuati, allo scopo di evitare che l'isola finisse in zona rossa. Con l'accusa di falso sono così finiti ai domiciliari dirigenti e funzionari, indagato anche l'assessore alla salute Ruggero Razza, che per gli inquirenti ha avuto un parziale coinvolgimento nelle attività contestate. Razza ha rassegnato le sue dimissioni per tutelare il governo regionale dalle polemiche, ha detto, ribadendo che nessun dato è stato mai modificato per nascondere la verità, ricordando che, anzi era stata la Sicilia la prima Regione a chiedere a Roma all'inizio dell'anno, di entrare in zona rossa per frenare i contagi. Ma intanto dovrà rispondere di quei colloqui intercettati tra le stanze del dipartimento in cui tra novembre e marzo si discuteva, secondo i giudici, di come dichiarare un numero più basso di positivi e spalmare su diversi giorni della settimana il bilancio delle vittime. Il Presidente della Regione Musumeci che secondo la procura era estraneo ai fatti, anzi sembra essere stato tratto in inganno dalle false informazioni che gli venivano riferite, ha ribadito la fiducia nell'assessore, ma ne ha accettato le dimissioni assumendo l'interim dell'assessorato. Nel processo il Comune di Palermo annuncia che si costituirà parte civile "Stiamo parlando della vita delle persone, per la quale un sindaco non si interessa minimamente dei consensi, tanto per essere chiaro, perché se rossa è rossa deve essere, in questo momento sto mandando una lettera formale al Ministro della Salute, perché assuma sotto la sua personale responsabilità politica quello che sta accadendo in Sicilia e dispongo un immediato accertamento per ogni provvedimento necessario compreso il commissariamento".

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