Lo avevano annunciato e così è stato: i trattori hanno lasciato il casello di Melegnano, alle porte di Milano, sono entrati in città, poi una delegazione ha attraversato il centro e ha raggiunto il palazzo del Pirellone. "Finchè non ci danno ascolto noi andremo avanti. La priorità è che cambi qualcosa, soprattutto qui in Italia e in Europa". "Fino a quando non avremo delle risposte e non ci supportino, noi andremo avanti ad oltranza, non ci fermeremo mai". "Quello che hanno deciso ieri a Bruxelles non basta?" "No, quella lì è una briciola di un panino". Non si fermano qui, ci assicurano. Non è bastata la nuova proroga sulla disciplina della PAC sulla messa a riposo del 4% dei terreni agricoli per poter accedere agli aiuti Comunitari, c'è la questione del prezzo del gasolio, la forbice tra produttori e mercato, le regole del Green Deal, obiettivi che gli agricoltori italiani ritengono insostenibili per le piccole aziende. "Tre tappe c'erano: Regione, Roma e Bruxelles. Una l'abbiam fatta, se non abbiam risposte andremo avanti".