Dopo aver atteso invano i documenti che i legali di Deutsche Bank avevano assicurato di produrre, la Procura di Trani sarebbe ora pronta a chiedere una rogatoria internazionale alla Germania per acquisirli direttamente nella sede di Francoforte sul Meno. Tra un’udienza e l’altra dei processi alle agenzie internazionali di rating, il PM tranese Michele Ruggiero riesce a trovare il tempo di occuparsi anche dell’inchiesta sulla banca tedesca, indagata a Trani, assieme a cinque ex suoi top manager, per manipolazione del mercato. Le accuse si riferiscono alla vendita, nel primo semestre 2011, di circa sette miliardi di euro di titoli del debito pubblico italiani, vendita che sarebbe stata disposta con condotte artificiose a carattere informativo e operativo. In particolare, la Procura di Trani sostiene che l’ex management nascose ai mercati e al Ministero dell’economia italiano la reale intenzione della banca di ridurre drasticamente e nel brevissimo termine il possesso di titoli del debito pubblico italiano in portafoglio. La Deutsche Bank, da parte sua, ha sempre considerato priva di fondamento l’indagine, pur dicendosi pronta comunque a collaborare con il PM Ruggiero, che difende la propria competenza richiamando l’articolo 10 del Codice di procedura penale, secondo cui, in caso di reato commesso interamente all’estero da stranieri residenti all’estero, la competenza è del magistrato che per primo ha iscritto la notizia di reato.