"I detenuti reclamano e quando lo fanno senza ricorrere alla violenza, come in questi casi, hanno anche tutte le ragioni per farlo perché le carceri sono in una situazione di illegalità diffusa che si riversa evidentemente su di loro, ma si riversa anche e soprattutto sulla polizia penitenziaria che sconta le pene dell'inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato. E cosi ci aspettiamo che dal Ministero della Giustizia, dal governo non ci sia il silenzio assoluto come in altre occasioni, ma ci auguriamo anche di non riascoltare i soliti ritornelli stonati fatti di annunci roboanti a cui comunque non conseguono provvedimenti concreti, tangibili e risolutivi.".