Tornare a correre, giocare assieme ai compagni di squadra, riprendere a praticare gli sport di contatto dal calcetto al basket, dalla pallavolo al rugby. Qui siamo a Milano e incontriamo un atleta che non vede l'ora di potersi allenare con il suo gruppo senza più restrizioni. "Cosa manca di più di questo sport?", "Ma sicuramente trovarsi con gli altri e avere comunque un momento di condivisione con degli amici che in questo sport poi diventano la tua famiglia. Oggi ci alleniamo mantenendo le distanze e quindi sono molti lavori sulla parte atletica, sulle skills individuali". Questo campo è dato in concessione dal Comune di Milano alla Società Amatori Union Rugby Milano. "Quanti mesi sono passati da quando c'è stata l'ultima partita di rugby qui?", "Marzo 2020 le ultime partite ufficiali, poi c'è stato il lockdown, la prima ondata, e da lì abbiamo sospeso tutta l'attività agonistica", "Come avete proseguito?", "Abbiamo proseguito lavorando quando non si era in zone rosse con allenamenti senza contatto fisico, quindi allenamenti prettamente con atleti a distanza". Ci sono dei protocolli da rispettare anche quando questo campo verrà riaperto completamente al pubblico. "Il protocollo federale prevede la possibilità di fare allenamenti con contatto solo con atleti che vengono sottoposti al tampone. Ogni attività sportiva sottostà al protocollo federale della società sportiva". 500 sono i tesserati e tutte le squadre sono pronte a scendere di nuovo in campo, con ragazzi e ragazze, che ritengono il rugby non solo uno sport ma un vero e proprio stile di vita.