Violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali, corruzione di minorenne e maltrattamenti. Con queste accuse è finita in carcere una docente di sostegno di una scuola media a Castellammare di Stabia nel napoletano. Tutto è iniziato da un'aggressione avvenuta a scuola ai danni della professoressa, il 14 novembre scorso da parte di un gruppo di genitori che sospettava di lei. L'inchiesta coordinata dalla Procura di Torre Annunziata e condotta dai Carabinieri ha rivelato che la docente avrebbe obbligato un gruppo di sei ragazzini di età tra gli 11 e i 13 anni a guardare contenuti pornografici e avrebbe intavolato discorsi espliciti spingendoli a compiere atti sessuali sia dal vivo a scuola in un'aula denominata la saletta sia a distanza su una chat. "Una vicenda che poi pone una serie di interrogativi anche inquietanti. Se teniamo presente che la docente era un'insegnante di sostegno di uno solo degli alunni minorenni a lei affidato, ci si domanda come è possibile che per tanto tempo anche altri alunni in ambito scolastico siano stati affidati alle cure di questa insegnante senza alcun controllo, alcuna vigilanza nei confronti della stessa." In un caso poi ci sarebbe stata anche violenza sessuale fisica nei confronti di un ragazzino. La docente secondo gli inquirenti avrebbe minacciato per molto tempo le giovanissime vittime per costringerle al silenzio.