Si sarebbe allontanata volontariamente, Sara Capoferri. Nessun giallo, nessun mistero, nessuna sparizione sospetta. È stata ritrovata in un bar, a bere un caffè, dopo dieci giorni di silenzio. Erano state fatte mille ipotesi, nessuna positiva, per la verità, messi in campo sommozzatori, cani molecolari e diverse risorse. Ma di Sara, 37 anni bresciana, scomparsa il 21 febbraio scorso, non c’era traccia. Fino ad oggi, quando una segnalazione arrivata al Giornale di Brescia ha fatto scattare le verifiche, e la donna è stata ritrovata nell’hinterland bresciano, quindi nemmeno tanto lontano da casa. È in buone condizioni di salute, ha parlato con la famiglia e ha chiarito di essersi allontanata spontaneamente. Sara Capoferri, mamma di 37 anni, originaria di Sarnico ma residente a San Pancrazio, era svanita nel nulla, una sera come tante altre. La sua auto era stata ritrovata, bruciata, in un campo, a Berlingo, sempre nel Bresciano. L’incendio della macchina sarebbe stato provocato, secondo gli accertamenti dei carabinieri, da un cortocircuito al motore. Non è chiaro cosa sia successo dopo. Ma non era la prima volta che Sara faceva perdere le sue tracce. Ora spiegherà cos’è successo in questi dieci giorni.