Giacomo Passeri è pescarese, risiede da tempo a Londra, padre italiano e madre della Sierra Leone. Secondo la famiglia, che ha parlato di torture, si trovava in vacanza in Egitto quando ad agosto del 2023 è stato arrestato per possesso di stupefacenti. "Solo modiche quantità per uso personale marijuana", osservano i congiunti. "Un'importante quantitativo fra cui anche numerosi ovuli da lui ingeriti", affermano invece le autorità egiziane, motivo per cui è stato condannato dal Tribunale del Cairo a 25 anni per traffico internazionale di stupefacenti. È la stessa Farnesina che fa sapere che con l'ambasciata italiana sta seguendo con la massima attenzione il caso a fare il quadro della situazione al momento, mentre sale la preoccupazione per le condizioni di detenzione di Passeri, già da un anno recluso in un carcere egiziano. Dall'opposizione si fa avanti il rischio di un nuovo caso Regeni o Patrick Zaki e si moltiplicano gli appelli perché il Governo intervenga. La partnership tra Italia e Egitto sui temi economici, energetici e migratori non può ignorare questo ulteriore episodio giudiziario sproporzionato, avverte ad esempio +Europa, mentre l'Alleanza Verdi e Sinistra chiedono cosa abbia fatto il Governo per evitare che Giacomo Passeri non subisse un processo farsa e accusano una detenzione che rischia di portargli via tutta la sua giovane vita. Il Ministero degli Esteri intanto ha fatto sapere che l'ambasciata ha richiesto alle competenti autorità egiziane di autorizzare una visita consolare in carcere con la massima urgenza.