"La dispersione nella nostra rete complessivamente è all'incirca del 30%, siamo ampiamente sotto la media nazionale e teniamo conto che siamo, il luogo in cui ci troviamo è la prima sede dell'Acquedotto di Venezia che risale al 1884. Parte di quei tubi sono ancora in esercizio". L'impianto di Piazzale Roma fornisce acqua potabile ad oltre 70.000 veneziani dal centro storico, ma in totale il gruppo Veritas, società per azioni a capitale interamente pubblico, gestisce risorse idriche per 51 comuni. In tutto sono 930 mila gli abitanti serviti attraverso 5800 km di tubature. L'obiettivo per i prossimi anni é quello di ridurre sensibilmente la dispersione idrica. "Abbiamo un piano per la graduale riduzione di queste perdite ma ovviamente, è un piano graduale. Perché non possiamo pensare di utilizzare tutti gli investimenti necessari in un colpo solo, perchè graverebbero troppo sulle bollette di cittadini" L'acqua dispersa che fine fa? "L'acqua dispersa torna nella falda ,l'acqua dispersa non è persa, ma torna nella falda. I tubi sono tutti quanti tubi interrati e l'acqua non uscendo a zampilli, filtra e torna nella falda. Per cui fra qualche decina di anni quell'acqua sarà ancora disponibile" Una persona per rubare in un impianto del genere d'acqua cosa dovrebbe fare? "Qua assolutamente no, è impossibile rubare tutti quanti, come dicevo prima, tutti i nostri tubi sono interrati qui dentro dovrebbe forse scavare e forse dovrebbe fare un buco su tubo ma non potrebbe far niente, perché la pressione impedirebbe di fare qualunque cosa fa. Delle falde non parliamo neanche, perché le falde sono sotterrane, probabilmente questi furti d'acqua, avvengono dove ci sono dei bacini magari non completamente controllati".