"Da lunedì l'Emilia Romagna passa in zona gialla. Uno dei parametri è il tasso di ospedalizzazione, qual è la situazione?" "Beh, la situazione è quella che noi siamo al 16% in terapia intensiva, la gran parte dei ricoveri sono di persone non vaccinate, siamo al 77-78% dei casi e siamo oltre il 20% nei reparti ordinari Covid. Per questo sono particolarmente grato a tutti coloro che nei reparti, anche in queste ore, stanno svolgendo un'attività che, tutto sommato, è di tenuta, in questo momento, del sistema". "Il ritorno a scuola, la richiesta dei presidi di slittare la presenza, lo strappo della Campania, qual è la linea dell'Emilia Romagna?" "La linea dell'Emilia Romagna è la linea delle Regioni. Noi l'abbiamo scritta, abbiamo indicato al Governo una strada di prudenza perché volevamo che si pronunciasse il Comitato Tecnico Scientifico su quale potesse essere, diciamo, l'effetto dell'apertura delle scuole nella fase che si attende, di picco pandemico. Il Governo ha preso una decisione politica: quella di aprirle comunque le scuole. La nostra preoccupazione è che ciò che si voleva evitare, cioè la didattica a distanza, poi, progressivamente, si dovrà realizzare a fronte di una circolazione virale e di un monte contagi molto evidente".