Non si ferma l’ondata di gelo che da giorni sta sferzando l’Europa. Nella morsa del maltempo resta soprattutto la Polonia, dove si è registrato il maggior numero di vittime, 21 su 55 morti, la maggior parte dei quali senzatetto deceduti per assideramento. È un bilancio tragico. Il centro della sicurezza del Governo di Varsavia ha informato che in alcune zone del Paese le temperature sono scese anche a meno 26 gradi sotto lo zero e la situazione dovrebbe migliorare solo a partire dalla settimana prossima. È ancora allerta neve in molte zone del Regno Unito, dove centinaia di automobilisti nelle scorse ore sono rimasti bloccati sulle strade. Problemi ci sono stati anche nelle stazioni ferroviarie e in diversi aeroporti, che sono rimasti chiusi. Molti voli sono stati ritardati o cancellati. Quasi una decina di Eurostar, fra Londra e Parigi o Bruxelles, sono stati annullati. Il Paese deve fare i conti non solo con l’eccezionale ondata di freddo siberiano, ribattezzato “la bestia dell’est” dai britannici, ma anche con la tempesta Emma. Le condizioni avverse continueranno per tutto il fine settimana. Situazione caotica anche in Irlanda, dove la neve e il ghiaccio hanno provocato la chiusura di diversi aeroporti e l’annullamento di treni ad alta velocità, così come in Olanda, in Svizzera e in Norvegia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un’allerta ricordando che le fasce sociali più a rischio sono i poveri, i senzatetto e gli anziani. In Francia quattro sciatori di fondo sono morti travolti da una valanga sulle alpi francesi, 130 chilometri a nord di Nizza.