Ruggero Conti, don Ruggero Conti, 63 anni, era oramai sospeso, secondo il diritto canonico, a divinis, dal ministero sacerdotale dal 2011. L’ex parroco di Selva Candida stava scontando, infatti, dal 2013, la condanna per violenza sessuale su minori: 14 anni e due mesi, reati di pedofilia che sarebbero stati consumati a Roma, tra il 1998 e il giugno del 2008, quando il parroco venne scoperto e arrestato dai carabinieri. La tattica era la più tradizionale: fare regali costosi ai ragazzini. Rubicondo ma cagionevole, a don Ruggero vengono concessi gli arresti domiciliari, a Viterbo, per motivi di salute. E sempre per cautelare la sua salute, il sacerdote viene poi trasferito in una clinica a Genzano. Secondo i carabinieri che stanno ricostruendo la sua fuga, dalla clinica l’ex parroco avrebbe chiamato un taxi con il quale si è poi allontanato fino a far perdere le proprie tracce. E fino a Milano, dove sempre i carabinieri lo hanno trovato in una struttura sanitaria. Il sacerdote deve ancora scontare una pena di circa 11 anni. Nonostante la sentenza, divenuta definitiva nel 2015, sono tanti a sostenere con forza la tesi del complotto.