“Scopri il nazista che ti abita vicino”. Questo, in sintesi, è l’obiettivo nel nuovo sito FashMaps, creato da un analista di sistema con lo pseudonimo di Simon. L’obiettivo, si legge sulla pagina introduttiva, è di aumentare la consapevolezza della presenza dei nazisti a livello globale. Per ora il sito è molto dettagliato solo negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, ma l’intenzione è di renderlo più accurato a livello globale. Per questo ne hanno parlato per ora solo i media americani, come Weiss, e quelli israeliani come Haaretz. L’iniziativa, però, è controversa e destinata a scatenare polemiche. Tutto prende spunto da quanto avvenuto a Charlottesville, dove un suprematista bianco, nel corso di una manifestazione antirazzista, che ne fronteggiava un’altra di segno opposto di neonazisti, ha investito e ucciso una dimostrante. Di qui la caccia ai lettori e sostenitori di Daily Stormer , sito dell’altra item americana, in buona sostanza del KKK dei neonazisti, che per i suoi contenuti estremistici è stato costretto a migrare nel DEEP web, cioè nella parte oscura della rete, quella, per intenderci, dei traffici illeciti come la pedofilia, il traffico di armi e droga. Certo, al di là delle intenzioni, in sé anche lodevoli, le perplessità non mancano, a partire dal rischio che la caccia da virtuale si trasformi in reale. Per questo la localizzazione non è precisa e non vengono fornite né identità né indirizzi dei sospetti, anche se nelle piccole comunità è un po’ una foglia di fico. Lo stesso Simon ha ammesso che il fatto di entrare nel sito non significa automaticamente essere un neonazista. In realtà, sostengono alcuni osservatori, la caccia non è generica, ma è un tentativo di individuare e fermare l’attività di uno dei più attivi troll neonazisti, Andrew Anglin, responsabile di vere e proprie campagne di odio, ma il punto è che il rischio che se ne scateni un’altra contraria non è solamente ipotetico.