Sono le 7:30 di venerdì mattina quando una donna urla per chiedere aiuto. Poi il silenzio. La sua vicina chiama i soccorsi e Lucia Felici, di 75 anni, viene ritrovata morta nel suo appartamento di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma. Insieme a lei il marito, di 82 anni, per il quale verrà disposto il fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo coniugale. Perché Lucia è l'ennesima vittima di femminicidio. "Il Pubblico Ministero ha svolto una serie di attività investigative e abbiamo sentito in particolare l'uomo, che vi posso dire, questa è un'informazione, poi è anche giusto nei suoi confronti, ha confessato di aver ucciso la donna". Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte, anche se la pista più accreditata è che la donna sia stata strangolata. Il tutto mentre nella Procura di Tivoli competente anche per il femminicidio di Castelnuovo di Porto, Domenico Ossoli si avvaleva della facoltà di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di convalida. Il 6 agosto, a Fonte Nuova, sempre in provincia della capitale, sarebbe stato lui ad uccidere la donna da cui si stava separando, Annarita Morelli di 72 anni, con un colpo di pistola esploso in strada. Il GIP ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza cautelare in carcere in cui si contesta anche l'aggravante della premeditazione. "Il proposito omicidiario è stato maturato, leggerete, il 4 agosto, nel momento in cui la donna, per liberarsi di lui possiamo dire, ha detto: guarda io ho un'altra relazione. Cosa non vera". Nell'ordinanza cautelare, il GIP parla di enormità del gesto e della fredda e lucida determinazione che lo avrebbe spinto ad agire.