Sei anni a Salvatore Ligresti e cinque anni e otto mesi alla figlia Jonella: si chiude così a Torino l’ultimo dei tre processi di primo grado sull’inchiesta per falso in bilancio e aggiotaggio informativo nel gruppo Fondiaria-SAI. L’ex patron della compagnia, ormai ottantaquattrenne, dovrà anche pagare una multa di 1,2 milioni di euro, la figlia di un milione. Condannati anche l’ex revisore Riccardo Ottaviani e l’ex amministratore delegato Fausto Marchionni. Il caso, che ipotizza una sottovalutazione della riserva sinistri della compagnia assicuratrice e una falsa comunicazione ai mercati, esplose con gli arresti, nel luglio 2013, di tutti i componenti della famiglia Ligresti, accusati di aver falsificato il bilancio 2010 di Fondiaria-SAI provocando danni agli azionisti per 250 milioni di euro. L’inchiesta torinese ha già visto il patteggiamento di Giulia Ligresti a due anni e otto mesi. Quella milanese è l’assoluzione di tutti gli imputati, tra cui anche il terzo figlio Ligresti, Gioacchino Paolo, sentenza impugnata dalla Procura generale e dagli oltre 2.000 azionisti gabbati.